Assaggi d'Italia: risotto all'isolana

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Proseguiamo con la nostra nuova e speciale rubrica, che vi permetterà di fare un viaggio tra i sapori d'Italia, oltre che tra i ricordi che i piatti tipici di ciascuna regione hanno il potere di evocare in chi ce li racconta.
Il vostro biglietto sarà il gusto, il “mezzo di trasporto” la lettura. Pronti per partire?

Il viaggio continua in una terra ancora inesplorata per la nostra rubrica: il Veneto, in cui il sapore dei formaggi si mescola a quello dei risotti, all'intensità del radicchio e, visto che il Natale è alle porte, anche al gusto zuccherato e inconfondibile del pandoro.

Oggi, ci spostiamo un po' più a Nord: il nostro viaggio prosegue a Verona (VR), la terra di Angela, che ce la racconta attraverso un primo quasi impossibile da replicare perfettamente, perché intriso di tutta la cremosità casalinga che solo una nonna è capace di creare.

"Il piatto che mi fa pensare alla mia terra, tipico del paese da cui proviene la mia famiglia dalla parte di papà, è il risotto all'isolana, perché il paese in questione si chiama Isola della Scala, anche chiamato risotto al tartasal, perché la carne con cui è fatto questo piatto prende, appunto, il nome di tartasal."

Un piatto cremoso, in cui il sapore della carne macinata si unisce all'avvolgente consistenza del risotto, in un connubio perfetto e burroso, capace di regalare attimi di felicità ad ogni forchettata.

"Si utilizzano macinato di manzo e di maiale e ne viene fuori un risotto cremoso e buonissimo. Mi ricorda moltissime cose: è il piatto della domenica e della festa e lo cucinano sia mia madre, sia mia nonna, il cui risotto, in particolare, è il migliore in circolazione: nemmeno i ristoranti riescono a farlo così buono!"

Ed è proprio il risotto all'isolana a nascondere in sé il sapore tipico di casa.

"Cerco di mangiarlo ogni volta che posso: quando torno a casa, d'inverno, mamma lo cucina spesso e a volte provo anch'io a replicarlo, anche se è difficile da imitare. Per me è il piatto di casa."

Un primo invitante e speciale, in cui si uniscono sapori fantastici e caratteristici. Un piatto che si presta ad essere rivisitato in diverse chiavi, ciascuna perfetta per aprire la porta del gusto, il migliore che si possa desiderare.

"Ne esiste una variante un po' profana, che è quella dove, oltre al macinato di carne, al burro e al riso, vengono aggiunti anche i funghi. Amo questo piatto, è davvero il migliore che io abbia mai mangiato."

Anche questo assaggio d'Italia e di Veneto si conclude qui. Ma è solo la tappa numero 25 del nostro viaggio: continuate a seguirci e correte a fare il prossimo biglietto!

Chiara Pirani

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