Arte in Cucina: Trippa all'abruzzese

Categorie:

Curiosità

  • mail

La nostra Ivana ci regala un'altra delle sue strepitose creazioni, bellissime da ammirare, buonissime da mangiare.

Oggi, ci racconta un piatto particolarmente diffuso sul nostro territorio e notevolmente amato dalla maggior parte degli abitanti d'Abruzzo, nonostante si tratti di un insieme di gusti piuttosto intensi e corposi, non adatti a tutti i palati.

“Vi propongo una ricetta che deriva dalla tradizione contadina della nostra regione. Si può “utilizzare” come secondo o, ancor meglio, come piatto unico, ed è particolarmente adatta agli amanti dei sapori forti e a chi è legato alle nostre tradizioni.
Prepariamola insieme!”

INGREDIENTI PER 4 PERSONE
1 kg di trippa di vitello
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
1 bicchiere di vino bianco
carota, sedano e cipolla q.b.
spezie miste (prezzemolo, alloro, maggiorana, salvia, rosmarino, origano e chiodi di garofano tritati insieme)
2 spicchi d’aglio
3 mestoli di salsa di pomodoro (o passato)
parmigiano reggiano (opzionale)
sale q.b.

PROCEDIMENTO
Il consiglio principale è quello di utilizzare della trippa già pulita e precotta per dimezzare i tempi di cottura (già abbastanza lunghi) e soprattutto per evitare di dedicare troppo tempo alla pulizia.
Sciacquate la trippa in acqua calda (va bene metterla sotto il getto del rubinetto).
Scolatela per bene e ponetela in un tegame (possibilmente di coccio), aggiungendo l’olio e il sale, insieme a carota, sedano, cipolla e aglio tritati.
Unite anche le spezie miste (sarebbe preferibile metterle tutte, ma se ne dovesse mancare qualcuna non succede nulla).
Mescolate il tutto, coprite e lasciate cuocere a fiamma media, finché l’acqua di cottura formatasi nel frattempo si sarà riassorbita.
Sfumate, quindi, con il vino bianco e, quando questo sarà evaporato, aggiungete la salsa di pomodoro e acqua calda quanto basta per ricoprire a filo la trippa.
Lasciate ora cuocere a fuoco lento, sempre coprendo il tegame, per un paio di ore, finché non avrà raggiunto una consistenza piuttosto corposa (non deve presentarsi troppo liquida né troppo asciutta).
Servite il piatto ben caldo.

E, come sempre, lei ci svela i segreti del suo legame con l'arte: pare che la cucina sia il modo migliore per esprimerla...

“Riesco a legare la cucina all'arte perché mi piace creare: amo trasformare anche un semplice piatto in un pezzo unico."

Chiara Pirani

Seguici su facebook: