Noci fresche, piacevole ricorrenza che segna l’inizio della stagione delle noci

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In questi giorni chi ha un albero di noci può gustare una vera prelibatezza: le noci fresche. Alcuni supermercati sono forniti di questo prodotto “di stagione”.

Mio padre (come la maggior parte dei contadini) aveva l’”abitudine” di piantare davvero di tutto: per ogni giorno dell’anno ci doveva essere un prodotto della terra che doveva essere assaporato e disponibile. Se qualcuno gli diceva: “ma con una sola pianta che ci fai?” lui rispondeva “è per la casa”.

Questo era il periodo delle noci fresche. Le mangiava con tutta la pellicina giallognola che ne ricopriva il cuore perché amava quei gusti amarognoli. Io invece li preferivo senza, anche se,richiedeva un po’ di pazienza nel sbucciarli. Le noci fresche, hanno un gusto tenero, croccante e sono talora leggermente allappanti​. Il loro sapore si distingue completamente dal sapore delle noci essiccate: sembrano quasi due prodotti distinti.

Vari studi scientifici, affermano che hanno le stesse proprietà nutritive delle noci essiccate appartenenti ai cosiddetti semi oleosi “piccoli grassi amici”.

Le noci sono ricche di acidi grassi insaturi, che uniti a centinaia di altre sostanze chimiche naturali, ne fanno un alimento praticamente indispensabile per l’elevata qualità dei nutrienti che apportano, come ad esempio  gli omega-3 (solitamente presente nel pesce), gli omega-6, acido folico e vitamina E.

Hanno effetti benefici su sistema cardiovascolare, sistema nervoso, e sulla pelle. Se ne raccomanda un consumo quotidiano di tre o quattro frutti.

Le noci vengono raccolte anche il 24 giugno, giorno di San Giovanni per produrre un liquore da un gusto molto particolare, ovvero il “nocino”.

Ecco una ricetta di questo liquore:

Ingredienti: 15/20 noci acerbe con il guscio ancora morbido, ½ stecca di cannella, 4 chiodi di garofano, 250 grammi di zucchero, ½ l di alcool a 95° e 2 bicchieri di acqua.

Procedimento: lavare le noci e lasciarle asciugare all’aria. Tritare grossolanamente, mettere insieme alle spezie e all’alcool in un contenitore a chiusura ermetica. Riporre in un luogo fresco e asciutto per circa due mesi avendo cura di agitare una volta al giorno. Finito il periodo di riposo, preparare uno sciroppo a fuoco dolce, con acqua e zucchero, mescolando continuamente. Far raffreddare e aggiungere alla “macerazione” precedentemente filtrato. Chiudere e lasciar riposare per una settimana sempre agitando. Filtrare nuovamente e imbottigliare. Il nocino sarà pronto per essere gustato dopo 3 mesi.

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Note:

Maria Napolitano

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